30.11.11

Results may vary...


Chiara sa essere molto raffinata. Soprattutto nello spoiler.
L'unica tavola che vi ha mostrato del nostro lavoro è la perfetta sintesi del "vedo, non vedo".
Un leggero spiraglio aperto ad hoc, giusto per mettervi la pulce nell'orecchio.

Io, au contraire, sono più sfacciato.
Certo il "francesismo" può sembrare il migliore degli ossimori, ma quando si parla di spoiler per me vige il "tutto o niente".

La tavola che vi ho postato è una finestra aperta sul primo capitolo di "A Sort of Fairytale", completo al 60 % (mancano chine e colori, tutti ad opera di Chià).
Per la cronaca, mentre vi scrivo la mia salvatrice sta lavorando a pieno ritmo al secondo capitolo. Potrei osare una seconda spoilerata... ma scelgo di essere raffinato, tanto per cambiare néh!

"Mi temono come se fossi pazzo..."

Ipse dixit


Curioso che il titolo di questo post sia, in realtà, l'estrapolato essenziale di una massima espressa da Lynch in un periodo in cui la musica rappresentava il "next step" ( leggasi anche "level up" o "una semplice necessità fisiologica") obbligatorio spuntato nel calendario della sua evoluzione artistica.
E' altresì curioso che i soggetti impliciti della massima in questione siano le case discografiche, non meglio identificate, che a suo tempo rifiutarono le numerose avances di un nostrano Lynch musicista.
Eh già, è proprio curioso.
Perchè, a mio avviso, uno dei "metodi" coadiuvanti presenti nella follia geniale di Lynch è proprio la musica. Quella musica che è sempre stata la "ciliegina sulla torta" delle sue opere. Un condimento essenziale che ha saputo dettar legge e, a volte, anche imporsi - questo Angelo Badalamenti lo sa bene.


Anyway, tutto questo preambolo per dirvi che oggi ho comprato - sì, avete letto bene - il disco di Lynch, Crazy Clown Time.
Un disco da NON prendere sottogamba, specie se, armati di pregiudizio, si tenta di accostarlo dubbiosamente ai parti infelici e alquanto imbarazzanti prodotti da numerose star del cinema convertite al pentagramma.

In realtà "il tempo del clown folle" (che sia un'autocitazione?) è un esperimento estremamente convincente. Un'opera inedita di Flynch narrata per mezzo della musica.
Ma la narrazione non è solo musicale, bensì anche vocale. L'inquietante voce nasale, a suo tempo tanto temuta e disprezzata dagli stessi produttori che lo giudicarono "pazzo" (e forse ne avevano ben donde), torna a farsi sentire in alternanza ai brani strumentali del disco. E credetemi se vi dico che funziona.
L'unica, piacevole, eccezione è la presenza di Karen O (Yeah Yeah Yeahs) nel brano di apertura del disco,
Pinky's dream.
Un brano di cui vi faccio dono... anche perchè, giunti a questo punto, ogni ulteriore commento è superfluo. La palla è vostra:










5.10.11

Il VERO delitto...

...è stato scordarsi di QUESTA "TRASHATA":



Loro già lo sapevano. Che Amanda era innocente dico...dallo scorso febbraio per la precisione.
Volete la prova? Eccola:




E già si pensa ad un sequel interamente dedicato a Rudy Guede.
Probabilmente scrittureranno Denzel Washington per la parte, vista la sua naturale predisposizione ad interpretare ruoli analoghi (Malcom X, Hurricane, Egli ha vinto, John Q, ecc.).

Mah...

1.10.11

RUN!

Solo un'addizione semplice semplice che vi aiuterà a comprendere meglio le ispirazioni recondite alla base del video postato qui sotto:

Mirror's Edge + Parkour + Punk Indie = Biting Elbows.





Evidentemente, le dodici ore di gameplay del primo addendo hanno sortito un effetto decisamente collaterale.
Mi piace!

10.9.11

"Autolacci! Fantastico!"


Nike Air Mag.
Le desidero insistentemente da ventidue anni...ma dovrò aspettare altri quattro anni per averle.
Giusto il tempo di permettere alla Nike di ufficializzarle, distribuendole (guarda caso!) nel medesimo anno in cui Marty Mcfly giungerà dal passato per salvare il suo futuro.

Ma visto che il tempo è tiranno, qualcuno ha pensato bene di "beneficiare" (mai termine fu più appropriato) di un'interessante scappatoia che permette di anticipare, di molto, i tempi di attesa.
E quel "qualcuno" si chiama Michael J. Fox.

L'iniziativa prende piede (secondo termine appropriato!) da una raccolta fondi, BACK FOR THE FUTURE, promossa dalla Michael J. Fox Foundation for Parkinson's Research. Il colosso multimediale che per primo ha appoggiato questa interessantissima campagna è ovviamente Ebay.

Ergo se i soldi non vi mancano, se la beneficenza è nei vostri propositi e se la fortuna è dalla vostra seguendo questo link potreste "correre il rischio" di accaparrarvele in anticipo di quattro anni.

E badate bene! Non ho scritto a caso "correre il rischio".
Lo sapete, vero, che l'acquisto anticipato darà luogo ad
un paradosso temporale il cui risultato potrebbe provocare una reazione a catena che scomporrebbe la tessitura del continuum tempo-spazio distruggendo l'intero universo!?





Beh, in fondo...chissenefrega!




1.9.11

Cosa non si fa per un po' di "noccioline"...


Una Toyota Celica camuffata da DeLorean non s'era mai vista.
Idem per lo sfregio immane che è stato fatto ad una delle più grandi icone cinematografiche degli anni ottanta.

Tutto sommato, fa piacere rivedere "Doc" in forma.
Anche quando si vende per lo spot promozionale di uno store di elettronica argentino.

Vedere per credere...



31.8.11

E' impossibile...



... per i seguenti motivi:

1) Ormai Hollywood si para il culo dalla crisi solo con i remake e i sequel.

2) L'ultima impresa del regista a cui è stato affidato il sequel in questione, Brad Bird, è Ratatouille (ok, Gli Incredibili gli valserò l'oscar...ma i film d'azione? Dove sono!?).

3) Il culo di Brad Bird è parato da J.J. Abrams (vale a dire la stessa, simpatica, "personcina" che scrisse e diresse M:I 3).

4) Il culo di Abrams non è parato da nessuno...dal momento che stò sequel l'ha prodotto lui (elemento che dovrebbe contribuire a fargli passare delle poderose notti insonne, se si considera il misero successo del capitolo precedente).

5) Tornano magicamente di moda tutti gli elementi che Woo adottò per il capitolo più fruttifero della serie (M:I 2). Vale a dire le macchine costose (mooolto costose), le belle donne, gli abiti e le feste eleganti, le rampicate e dulcis in fundo... i capelli lunghi di Tom.

6) Tom ha ormai 50 anni. Un dettaglio che mi provoca una tristezza infinita...davvero.








26.8.11

Fear of the dark...



Non ho trovato il red bend trailer (quello "vietato ai minori" per intenderci).
Poco male, le mie aspettative sul neo horror di Guillermo del Toro, "Don't be afraid of the dark", non sono
MAI state alte... anzi! Più guardo il trailer più mi convinco sempre più che sia l'ennesima "cagata pazzesca".

Ora pretendo i novantadue minuti di applausi.

24.8.11

It's good to be a nerd...


Jo Garcia.
Difficile notare le sue referenze trascritte a caratteri minuscoli sulla barra scura/trasparente nella parte inferiore della foto (io ve la indico, si sa mai).

Giusto per rendere onore alla sua proficua carriera da Pin Up, vi riporterò quanto scritto nella già citata barra anonima. Nel 2008 è riuscita ad essere, simultaneamente, la "Cyber Girl" dell'anno e la "giocatrice "playboy" della porta accanto".
Due titoli che francamente non dicono nulla...eccezion fatta per i cultori dei premi "playboiani", ovviamente.

Per me questa foto, oltre a rappresentare un commovente elogio alla bellezza della signorina Garcia, non può che comunicare un paio di massime di fondamentale importanza. Ve le riporto per dovere di cronaca:

- I cavi sono SEMPRE stati inutili. Viva il wireless.
- Il Power Glove Nintendo non ha mai trovato, nella sua triste e breve carriera, nessun utente in grado di "vestirlo" così bene.

E questo è quanto.

P.S.
Ok, la "Marzullina" è sempre un metro di paragone interessante. Ma vuoi mettere le sue comparse negli spot Nintendo con questa performance...?




"... il mondo non è mai stato nostro."



E' la prima volta che posto un frutto della mia "progenie mentale".

La sensazione è la medesima di una passeggiata senza vestiti in una piazza affollata.

Emozioni a parte... questo è l'incipit (meglio dire "la base dell'iceberg") di una storia a cui tengo molto. Vuoi perchè è il mio primo lavoro solista, vuoi perchè lungo il percorso ho ricevuto solo assensi di persone a me care che mi hanno spinto ad andare fino in fondo (tra cui l'editor d'eccezione Massimo "Deh" Rosi e l'associazione culturale Bookmaker Comics, casa editrice del progetto).

La ragione principale però, confluisce nello straordinario tratto di Chiara Di Vivona. Una giovane e mio avviso abilissima disegnatrice di Grosseto che è stata in grado di far evolvere l'anima di questa storia ad un livello superiore.

Il resto è una sorpresa che vi attende, in veste di preview, a Lucca Comics 2011.

Incrociamo le dita... dei piedi (primo indizio)!



Nero su bianco...


Incredibile dover RI-cominciare a scrivere di me sul microcosmo di Blogster.

Vuoi per i miei trascorsi "poco allegri" con l'ormai ex-collega di blog (icultist) Greg (malgrato tutto, ti ringrazio per aver condiviso la "barca" con me in quell'epoca felice) , vuoi per l'ormai polverosa attitudine che a suo tempo mi portava,volente o nolente, a discorrere dei fattacci miei con il prossimo.

Tornare a scrivere di me, per me, non è facile. Ma una confessione voglio concedervela:
Questa pagina è sempre esistita. Spoglia, sterile, inutilizzata si... ma comunque sempre presente. Forse mi cercava. Mi chiamava sottovoce tra le spire della tastiera.
L'unica cosa di cui mi pento seriamente è di aver udito tardi il suo dolce richiamo. Ho troppe cose da dirvi... e soprattutto da dirmi.


Non posso fare altro che ricominciare da qui. Dalle pagine bianche di un blog che attraverso il titolo vi concede un indizio sulla mia vera natura.
Una natura in perenne lotta con il concetto di "limite"... fermo restando che "un limite" esista davvero.

Buona lettura.