31.8.11

E' impossibile...



... per i seguenti motivi:

1) Ormai Hollywood si para il culo dalla crisi solo con i remake e i sequel.

2) L'ultima impresa del regista a cui è stato affidato il sequel in questione, Brad Bird, è Ratatouille (ok, Gli Incredibili gli valserò l'oscar...ma i film d'azione? Dove sono!?).

3) Il culo di Brad Bird è parato da J.J. Abrams (vale a dire la stessa, simpatica, "personcina" che scrisse e diresse M:I 3).

4) Il culo di Abrams non è parato da nessuno...dal momento che stò sequel l'ha prodotto lui (elemento che dovrebbe contribuire a fargli passare delle poderose notti insonne, se si considera il misero successo del capitolo precedente).

5) Tornano magicamente di moda tutti gli elementi che Woo adottò per il capitolo più fruttifero della serie (M:I 2). Vale a dire le macchine costose (mooolto costose), le belle donne, gli abiti e le feste eleganti, le rampicate e dulcis in fundo... i capelli lunghi di Tom.

6) Tom ha ormai 50 anni. Un dettaglio che mi provoca una tristezza infinita...davvero.








26.8.11

Fear of the dark...



Non ho trovato il red bend trailer (quello "vietato ai minori" per intenderci).
Poco male, le mie aspettative sul neo horror di Guillermo del Toro, "Don't be afraid of the dark", non sono
MAI state alte... anzi! Più guardo il trailer più mi convinco sempre più che sia l'ennesima "cagata pazzesca".

Ora pretendo i novantadue minuti di applausi.

24.8.11

It's good to be a nerd...


Jo Garcia.
Difficile notare le sue referenze trascritte a caratteri minuscoli sulla barra scura/trasparente nella parte inferiore della foto (io ve la indico, si sa mai).

Giusto per rendere onore alla sua proficua carriera da Pin Up, vi riporterò quanto scritto nella già citata barra anonima. Nel 2008 è riuscita ad essere, simultaneamente, la "Cyber Girl" dell'anno e la "giocatrice "playboy" della porta accanto".
Due titoli che francamente non dicono nulla...eccezion fatta per i cultori dei premi "playboiani", ovviamente.

Per me questa foto, oltre a rappresentare un commovente elogio alla bellezza della signorina Garcia, non può che comunicare un paio di massime di fondamentale importanza. Ve le riporto per dovere di cronaca:

- I cavi sono SEMPRE stati inutili. Viva il wireless.
- Il Power Glove Nintendo non ha mai trovato, nella sua triste e breve carriera, nessun utente in grado di "vestirlo" così bene.

E questo è quanto.

P.S.
Ok, la "Marzullina" è sempre un metro di paragone interessante. Ma vuoi mettere le sue comparse negli spot Nintendo con questa performance...?




"... il mondo non è mai stato nostro."



E' la prima volta che posto un frutto della mia "progenie mentale".

La sensazione è la medesima di una passeggiata senza vestiti in una piazza affollata.

Emozioni a parte... questo è l'incipit (meglio dire "la base dell'iceberg") di una storia a cui tengo molto. Vuoi perchè è il mio primo lavoro solista, vuoi perchè lungo il percorso ho ricevuto solo assensi di persone a me care che mi hanno spinto ad andare fino in fondo (tra cui l'editor d'eccezione Massimo "Deh" Rosi e l'associazione culturale Bookmaker Comics, casa editrice del progetto).

La ragione principale però, confluisce nello straordinario tratto di Chiara Di Vivona. Una giovane e mio avviso abilissima disegnatrice di Grosseto che è stata in grado di far evolvere l'anima di questa storia ad un livello superiore.

Il resto è una sorpresa che vi attende, in veste di preview, a Lucca Comics 2011.

Incrociamo le dita... dei piedi (primo indizio)!



Nero su bianco...


Incredibile dover RI-cominciare a scrivere di me sul microcosmo di Blogster.

Vuoi per i miei trascorsi "poco allegri" con l'ormai ex-collega di blog (icultist) Greg (malgrato tutto, ti ringrazio per aver condiviso la "barca" con me in quell'epoca felice) , vuoi per l'ormai polverosa attitudine che a suo tempo mi portava,volente o nolente, a discorrere dei fattacci miei con il prossimo.

Tornare a scrivere di me, per me, non è facile. Ma una confessione voglio concedervela:
Questa pagina è sempre esistita. Spoglia, sterile, inutilizzata si... ma comunque sempre presente. Forse mi cercava. Mi chiamava sottovoce tra le spire della tastiera.
L'unica cosa di cui mi pento seriamente è di aver udito tardi il suo dolce richiamo. Ho troppe cose da dirvi... e soprattutto da dirmi.


Non posso fare altro che ricominciare da qui. Dalle pagine bianche di un blog che attraverso il titolo vi concede un indizio sulla mia vera natura.
Una natura in perenne lotta con il concetto di "limite"... fermo restando che "un limite" esista davvero.

Buona lettura.